Esistono libri che ti entrano dentro e non vanno più via. Libri le cui pagine ti parlano a cuore aperto e sembrano conoscere anche frangenti delle nostre, di storie. Dei nostri sogni scorticati e di viaggi nei ricordi dolorosi, di interrogativi mai colmati e di nuovi dispiaceri. Pagine che scorrono via come una lunga sorsata d'acqua dopo aver raggiunto la vetta di un monte, come quelli descritti in questo romanzo. Libri come 'L'inverno della lepre nera' scritto da Angela Tognolini (Bompiani) . Uno dei libri più belli letti ad ottobre e in generale negli ultimi mesi. Di una bellezza e profondità disarmanti. Nadia è una bambina di nove anni, ma ha conosciuto il dolore e gli interrogativi irrisolti legati ad un padre assente e ad una madre così coriacea. Interrogativi a cui se ne aggiungono altri una mattina del 26 dicembre, quando sua madre le dice che devono andare via per un po'. Fra i bagagli, un paio di scarponcini da montagna, e L'atlante degli animali a cu
La narrativa ci fa viaggiare, ci trasporta in spazi e formae mentis lontane da noi e ci fa capire quanto talvolta possano essere più vicine di quel che pensiamo. La narrativa può essere magia e poesia pure. Si può dire proprio questo su 'Underjungle' di James Sturz, una delle ultime pubblicazioni di Atlantide nella traduzione di Ilaria Oddenino. Non ho mai letto nulla del genere prima d'ora e sono rimasta incantata - letteralmente - dalla prima all'ultima pagina. Quando ho letto la sinossi dell'opera c'è stato qualcosa che mi ha chiamata, dovevo assolutamente acquistare questo libro e si è rivelato incredibile. Come sarebbe potuto essere altrimenti...per un'opera ambientata nelle profondità dell'Oceano la cui voce narrante è una creatura marina? Sturz non è un semplice scrittore; la biologia marina la conosce bene essendo PADI Divemaster. Ma questo no, non è soltanto un libro che ci trasporta nel mondo sottomarino... Mi sono innamorato di te da lont