Ai disadattati.
Siamo più noi che loro.
Cita questo un esergo di 'Nient'altro che ossa' (Nothing but But the Bones) di Brian Panowich pubblicato da NNEditore nella traduzione di Matteo Camporesi e Serena Daniele. Un autore straordinario già conosciuto per Bull Mountain, Come Leoni e Hard Cash Valley, sempre pubblicati da NNE. Nient'altro che ossa è considerato il prequel della saga.
SINOSSI
Nelson “Nails” McKenna è solo un ragazzino quando, quasi senza volerlo, diventa uno scagnozzo di Gareth Burroughs, il temuto boss che alla fine degli anni Ottanta controlla il territorio di Bull Mountain. Dieci anni dopo, Nails aggredisce uno sconosciuto in un bar per soccorrere una ragazza. L’uomo muore, e ci sono troppi testimoni perché Nails possa scampare alla legge. Gareth quindi lo costringe a fuggire in Florida, per ricominciare da zero. Mentre viaggia verso un destino incerto, la storia di Nails si intreccia con quella di Dallas, la ragazza che ha difeso: come Bonnie e Clyde, i due scappano insieme, e lui riscopre in sé un sentimento che credeva perduto. Ma lasciarsi alle spalle Bull Mountain è impossibile: lo sa bene anche Clayton, figlio di Gareth, che parte in cerca dell’amico Nails nel timore che il padre lo abbia condannato a morte certa, sacrificandolo pur di conservare intatto il suo potere sulla montagna. Nient’altro che ossa è un romanzo dal ritmo serrato che racconta le origini del clan della famiglia Burroughs, già protagonista di Bull Mountain e Come leoni. Brian Panowich torna con un crime ricco di colpi di scena, e celebra la forza dei legami che si scelgono, quelli capaci di prevalere sul sangue, abbattere i pregiudizi e aprire la strada a una nuova libertà.
I disadattati dunque, quelli dell'America rurale e spietata degli anni Ottanta, come la contea di McFalls controllata dal boss di Bull Mountain, Gareth Burroughs. Nelson McKenna è uno di questi. Un ragazzo che legge fumetti e che viene chiamato 'ritardato' da suo padre, bullizzato e mai trattato da vero essere umano.
Gli abitanti delle colline di Blue Ridge tendevano a credere che Dio non desse a nessuno un fardello più pesante di quello che poteva sopportare, ma giunto ai sedici anni Nelson McKenna aveva lasciato perdere quelle sciocchezze e ora credeva semplicemente che Dio, a volte, vuole farsi due risate.
Nelson non ci sta però a questi sprazzi di violenza e polvere, la violenza così viene ripagata con altro fervore un giorno del 1989 in un marasma di bulli e sangue, e successivamente dieci anni dopo, quando per difendere una ragazza in un locale versa di nuovo sangue. È un martello in mezzo ai chiodi, Neils; glielo dice espressamente il boss della montagna. Non è nato duro, ma vuole picchiare sulle ingiustizie.
Ma la verità è che sono i chiodi che contano. L'acciaio. La tenuta. La precisione. Lavorano all'unisono. Da soli non sembrano niente di che, ma insieme...insieme...possono reggere un'intera casa o addirittura un impero. Ma questa scelta spetta a te. Puoi essere solo un altro strumento, buono per una cosa sola, oppure puoi essere uno dei chiodi che tengono insieme qualcosa di importante. Puoi appartenere a qualcosa di molto più grande di te, figliolo. Puoi essere quello che tutti su questa montagna si aspettano, oppure puoi essere uno di noi. Chiamarti Nails. Uno dei chiodi della casa dei Burroughs. Ma devi guadagnartelo.
Un altro 'martello' disadattato è Clayton, il figlio del boss. Ditemi, cosa si prova ad essere minacciato da un padre coriaceo che ti rinfaccia di averti salvato la pelle più e più volte? E dal momento in cui Nails dovrà fuggire per il crimine commesso i ruoli fra chiodi e martelli saranno continuamente ribaltati. Una dicotomia che si ripercuote in queste vite, come i due lati delle musicassette che spargono brani dei Massive Attack, R.E.M, Nirvana, Soul Asylum e tutti gli altri. Lato A e Lato B suddividono anche i capitoli del romanzo. E Dallas, che diventa fuggitiva assieme a Nails, il cui passato trabocca di dolore e il presente di verità sbiadite. Panowich ha plasmato la materia narrativa e l'ha padroneggiata in modo sorprendente in questo noir on the road costruito su personaggi che difficilmente si dimenticano e ai quali ci si affeziona, lascia il lettore col fiato sospeso fino all'ultimo tra sparatorie, malaffari e questioni di famiglia irrisolte. Ma non solo, ai colpi di scena si affiancano domande che alla fine ci poniamo ogni giorno, fra cui: 'Siamo disposti a scendere a compromessi o la dignità personale e i propri ideali contano più di tutto?'
Ringrazio la casa editrice per la copia cartacea
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