Gli effluvi della memoria possono avere un sapore dolciastro, talvolta sprigionare fumi amarognoli che annichiliscono completamente quel sapore dolce. Effluvi che sanno di sangue e polvere da sparo, di luci spente all'improvviso, di canzoni di Natale cantate con ritmo claudicante, di un padre che non c'è più a causa di una violenza ridondante e soprattutto ingiustificata. Tony Doherty è stato uno di quei piccoli di papà e il papà l'ha perso in una domenica sinistra, la tristemente nota domenica di sangue, Bloody Sunday, il 30 gennaio 1972 nell'Irlanda del Nord, precisamente a Derry. L'autore si è fatto promotore di un avviamento alla verità, grazie a testimonianze legate al vissuto della propria famiglia, dopo diversi insabbiamenti delle vicende legate a quella domenica. Nutrimenti ha portato da noi, con la traduzione di Maria Antonietta Binetti, un memoir grazie al quale possiamo addentrarci in ogni aspetto di quegli anni. Un bel memoir deve fare proprio questo, farci comprendere la macro storia attraverso micro storie familiari, pregne di aspetti non solo affettivi, ma anche socio-economici, specchio di un'epoca.
Ma prima di parlare del libro in sé che mi è rimasto impresso e si, mi ha fatto commuovere (non poco), voglio un attimo fare marcia indietro. Cosa è realmente accaduto a Derry? Violenza che richiama altra violenza, una giostra di vendette liquefatte su differenti visioni religiose e politiche. Quel giorno dei civili della NICRA (Northern Ireland Civil Rights Association) stavano protestando contro l'Operazione Demetrius. Quest'ultima nata come promotrice di arresti a chiunque facesse parte dell'IRA (Irish Republican Army), nata inizialmente con lo scopo di difendere i quartieri cattolici delle città nord-irlandesi e in seguito diventata un'arma di protesta contro i militari britannici. Tutto ciò aveva a monte il cosiddetto Conflitto nordirlandese, ,noto come THE TROUBLES, tra i nazionalisti della compagine irlandese e gli unionisti della scacchiera britannica. A sparare su quei civili che stavano manifestando in modo pacifico furono i parà del primo Battaglione del Reggimento paracadutisti dell'esercito britannico. Una delle vittime Patsy Doherty, il padre dell'autore, che reduce da una perdita avvolta da rabbia, ha preso parte all'IRA finendo in prigione per quattro anni.
Civili 'colpevoli' di richiedere diritti fondamentali, marchiati col sangue. Il sangue però, non ha bagnato col rosso il candore di un'infanzia luminosa. L'autore ci ha portato con sé tra i vicoli di Moore, Hamilton e Bishop Street, fra aneddoti teneri, struggenti, esilaranti e dolorosi. La vita di una famiglia onestamente felice, non intrisa dall'oro ma davvero felice. E così nonostante il festeggiamento fallito di un compleanno per lasciar posto al pranzo di natale, nonostante il matrimonio con le pietanze servite sopra tovaglioli in prestito, nonostante i pochi metri quadrati a disposizione per ciascun membro della famiglia, la felicità avanzava sovrana, retta dai bastoncini di mele caramellate che a Tony piacevano tanto, e cantando The men Behind The Wire, i 'rinchiusi senza un giusto processo'. L'aveva detto Patsy ai suoi figli prima di marciare davanti casa dentro una bara.
Con una prosa fresca e sincera Tony Doherty rende giustizia ad un triste capitolo dell'umanità ricomponendo il puzzle della sua infanzia. Nutrimenti ha fatto un lavoro brillante inserendo anche reperti fotografici fra i capitoli e la mappa urbana nel risvolto di copertina.
E che non si pensi più, d'insabbiare vicende del genere. Come ha scritto Riccardo Michelucci nella prefazione, la propaganda britannica ha fatto sì che venissero zittite anche le voci di due fra i musicisti più famosi del tempo, quelle di John Lennon e Paul McCartney, i quali avevano composto canzoni di denuncia prontamente censurate. E non si dimentichi mai nessun atto di violenza, soffiata da un vento o dall'altro. Conoscerete senz'altro la Canzone Zombie cantata dalla meravigliosa Dolores O'Riordan dei The Cranberries. Ebbene, la stessa proviene da un atto di denuncia ad uno degli attacchi terroristici perpetrati dall'IRA il 20 marzo del 1993 a Warringston, dove rimasero uccisi due bambini, Jonathan Ball e Tim Parry.
Ringrazio la casa editrice Nutrimenti e Chiara Mogetti per la copia.
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