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Il sogno della macchina da cucire

 💮𝐼𝑚𝑏𝑎𝑠𝑡𝑖𝑟𝑒 𝑖 𝑠𝑜𝑔𝑛𝑖💮


💮Intessuto alla storia di fine Ottocento ,c'è stato un periodo in cui le famiglie altolocate erano solite avere una propria 'sartina' che provvedeva a cucire abiti ,biancheria personale ,vettovaglie per la propria dimora ,in una stanza del cucito adibita appositamente.

💮Protagonista e voce narrante di questo romanzo è proprio una di queste sartine ,giovane di umili origini , che apprende già in tenera età l'arte del cucito grazie a sua nonna ,che il destino vuole debba lasciarla presto e condurla a lavorare presso varie famiglie e a fronteggiare situazioni mai vissute prima.

💮La nostra sartina imparerà, addentrandosi nelle stanze del cucito, nelle vite e gli affaccendamenti privati delle famiglie che ci vengono tinteggiate lungo la narrazione ,ad osservare tutto con disincanto ,contrariamente ai sogni e le fantasticherie che credeva permeassero l'ambiente borghese . E così ,come una scatola di latta che custodisce rocchetti,scampoli di stoffa,perline opalescenti,merletti ed aghi sul fondo,così quelle stanze sono forzieri di segreti e presenze che collidono con il suo immaginario .

Ed imparerà ad osservare con disincanto lo sfarzo,la benevolenza,ma soprattutto l'amore.

Non abbandonando però i propri sogni ,d'altronde è sempre quella giovane che sogna l'abbonamento alla Stagione lirica e la macchina da cucire a pedali,l'amore etereo di quei romanzi che tanto legge.

Abbiamo molto da imparare da lei,che con animo puro e dedizione al lavoro si fa spazio nella vita dove la divisione in ceti si fa imperante.

💮Bianca Pitzorno si riconferma la narratrice straordinaria che conosciamo , ci presenta un intingolo di vite,personaggi e situazioni talvolta ostiche e dolorose ma mai abbandonando la delicatezza che la contraddistingue. 

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