Passa ai contenuti principali

 


𝑇𝑎𝑘𝑒 𝑚𝑒 𝑏𝑎𝑐𝑘 𝑡𝑜 𝑡ℎ𝑒 𝑆𝑖𝑥𝑡𝑖𝑒𝑠👗

Fermate il mondo ,voglio la macchina del tempo di Emmett Brown per andare negli anni 60!

Sin da ragazzina ho sempre sognato ad occhi aperti dinanzi a quelle immagini briose che osservavo nei film e nei documentari.

Mi sono immaginata nelle balere a svolazzare in gonnelloni colorati ballando lo shake e l'hully gully, sorridente più che mai.

Ho sognato quegli appuntamenti galanti con la musica dei jukebox in sottofondo.

Sono stata in spiaggia con i costumi floreali e gli ombrelloni con le frange.

Ho posato per foto ricordo davanti alle casette di legno.

Sono stata la protagonista di un Carosello.

Ho acquistato il biglietto per Woodstock e sono andata ad ascoltare Janis Joplin e Bob Dylan.

Ho indossato ,vanesia ,la mia prima minigonna davanti allo sguardo attonito di tutti.

Sono stata fra i primi a giocare a Spacewar.

Oggi sono qui,e continuo a sognare.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'inverno della lepre nera - Angela Tognolini

  Esistono libri che ti entrano dentro e non vanno più via. Libri le cui pagine ti parlano a cuore aperto e sembrano conoscere anche frangenti delle nostre, di storie. Dei nostri sogni scorticati e di viaggi nei ricordi dolorosi, di interrogativi mai colmati e di nuovi dispiaceri. Pagine che scorrono via come una lunga sorsata d'acqua dopo aver raggiunto la vetta di un monte, come quelli descritti in questo romanzo. Libri come 'L'inverno della lepre nera' scritto da Angela Tognolini (Bompiani) . Uno dei libri più belli letti ad ottobre e in generale negli ultimi mesi. Di una bellezza e profondità disarmanti. Nadia è una bambina di nove anni, ma ha conosciuto il dolore e gli interrogativi irrisolti legati ad un padre assente e ad una madre così coriacea. Interrogativi a cui se ne aggiungono altri una mattina del 26 dicembre, quando sua madre le dice che devono andare via per un po'. Fra i bagagli, un paio di scarponcini da montagna, e L'atlante degli animali a cu...

Figlia della strada

Vita che scalcia e ti getta in un'esistenza priva di fondamenta sicure. È la vita di Helene,diciottenne italo-tedesca, questa vita in bilico sul vuoto. Helene non ha mai conosciuto l'affetto e la sicurezza di una famiglia stabile. Ha invece conosciuto la violenza, una violenza rizomatica di un patrigno manipolatore e la rassegnazione di una madre totalmente inerme.  Violenza che incide e distrugge, che un giorno la porta a scappare via. Da quel giorno l'esistenza di questa ragazza che sogna di diventare una rapper e che si guadagna da vivere creando bigiotteria in rafia, diventa una vera e propria giostra. La strada accoglie Helene, o La Rafia, così come la chiamano per la sua arte, e così l'accolgono anche tutte le sue sfaccettature, fatte di nefandezze, di lotta tra bande locali, furti, stupri, furti, altra sofferenza. Sfaccettature però che comprendono anche amore ed amicizia veri. Il dolore non si è ancora esaurito sulla giostra su cui è salita, e così dovrà sopport...

Abbandono - Elisabeth Åsbrink

Quello che Elisabeth  Åsbrink  ha scrit to rientra fra i romanzi familiari che per me rasentano la perfezione. Ciò perchè la scrittrice e giornalista svedese ci ha regalato un libro in cui le vicende familiari dei protagonisti sono incastonate alle vicende della Storia in un equilibrio mai precario, un intreccio esemplare frutto di due anni di ricerche appassionate e collaborazioni con studiosi e ricercatori. La scrittrice è diventata nota per la grande capacità di fondere penna narrativa e penna documentaristica con minuzia, e in 'Abbandono', tradotto dallo svedese per Iperborea da Alessandra Scali, questa capacità è emersa con fermezza. Substrato fondamentale del romanzo, la stessa storia della scrittrice, nata a Stoccolma da padre ebreo superstite della Shoah e madre inglese. Le sue vicende famigliari sono state toccate da ciò che leggiamo in Abbandono.  Per capire la mia solitudine avevo bisogno di capire quella quella di mia madre. E per capire lei dovevo prima capir...